La Russia non parteciperà all’Eurovision Song Contest 2017, che si terrà il 9, 11 e 13 maggio prossimi a Kiev in Ucraina. La cantante che avrebbe dovuto rappresentare la TV russa Channel One, era Yuliya Samoylova con il brano Flame is burning.

Questo il comunicato ufficiale dell’European Broadcasting Union:

Dopo la conferma ufficiale che alla concorrente russa, Yuliya Samoylova, non sarà permesso recarsi a Kiev per competere all’Eurovision Song Contest 2017, l’EBU ha offerto formalmente due proposte alternative a Channel One, nel tentativo di trovare una soluzione che permettesse alla Russia di continuare la loro partecipazione a questa edizione.

“Queste proposte erano quelle di prendere parte via satellite o di cambiare il loro artista scelto con qualcuno che poteva recarsi legalmente in Ucraina per tutta la durata del Concorso. Purtroppo entrambe le proposte sono state respinte da Channel One che oggi ha annunciato che non intende trasmettere l’Eurovision song Contest 2017. Purtroppo questo significa che la Russia non sarà più in grado di partecipare al concorso di quest’anno. Avremmo davvero voluto che tutti i 43 paesi fossero in grado di partecipare e abbiamo fatto tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo.”

Frank Dieter Freiling, Presidente del Gruppo di Riferimento dell’Eurovision Song Contest, il comitato direttivo della manifestazione, ha dichiarato: “Condanniamo con forza la decisione delle autorità ucraine di imporre un divieto di viaggio per Yuliya Samoylova in quanto riteniamo mini accuratamente l’integrità e la natura non politica dell’Eurovision song Contest e la sua missione di unire tutte le nazioni in una competizione amichevole. Tuttavia, i preparativi per l’Eurovision song Contest proseguono a ritmo sostenuto nella città ospitante di Kiev. La nostra priorità resta produrre uno spettacolare Eurovision song Contest con la nostra a UA:PBC a maggio”

Questi in breve i passaggi che hanno portato al ritiro della Russia.

Sullo sfondo della storia c’è il contendersi la Penisola di Crimea da parte di Ucraina e Russia. Nel 2014 la Crimea è stata de facto annessa alla Russia a seguito di un referendum che si è tenuto il 16 marzo, in cui la quasi totalità dei votanti ha votato per l’annessione alla Russia. La comunità internazionale, l’UE, la NATO e l’ONU non riconoscono l’annessione della Crimea e hanno adottato le sanzioni politiche ed economiche nei confronti della Federazione Russa.

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