Quarto e penultimo appuntamento per EuroPanel 2017, il nostro sondaggio in cui ogni settimana a turno, Arianna Ascione, Cinzia Bancone, Lia Fiorio, Mattia Marzi e Marco Scollo, valutano un gruppo di canzoni in gara all’Eurovision Song Contest 2017.

Di seguito i giudizi della quarta settimana.

Prima Semifinale

Prima metà – Giudizi di Lia Fiorio

Albania Lindita Halimi World Un pezzo che parte bene e finisce… così così! Se non canti nella tua comfort zone devi essere sicura di farcela, e Lindita è decisamente un’urlatrice… mmmmm… comunque un bel 7 e mezzo. 7,5
Australia Isaiah Firebrace Don’t come easy La musica anglosassone si conferma la più patinata, senza sbavature, pulita. Anche per il Commowealth, anche a soli 17 anni. Un filo di “drama” che non guasta. 8,5
Azerbaigian Diana Hacıyeva Skeletons Questo paese presenta sempre delle canzoni ben fatte, ma che mi annoiano non poco. Anche in questa edizione. Sono costretta a dare appena la sufficienza. 6
Belgio Blanche City lights Un sound essenziale, una voce intrigante, un bel pezzo contemporaneo. Unico lato debole, la presenza scenica di Blanche: non c’è. Spero in una sorpresa nel live. 9 meno meno
Finlandia Norma John Blackbird Delicata e sognante, atmosfera rarefatta, la voce di Leena è così precisa e limpida. Il passaggio tra indie e pop credo sia fortunato e ben calcolato. Auguro loro un grande futuro. 8
Georgia Tamara “Tako” Gachechiladze Keep the faith Sembra davvero una colonna sonora di 007 degli anni ’90. E, Dio benedica i coristi, l’insidioso cambio di tonalità lo sostengono fortunatamente loro. Sarò buona. 7
Montenegro Slavko Kalezić Space Davvero uno show man… o woman? Slavko celebra la diversità con un pezzo di basso profilo… ma divertentissimo e molto catchy soprattutto il ritornello. Sulla sua teatralità stendo un velo… 6,5
Portogallo Salvador Sobral Amar pelos dois Il ritmo tre-quarti di un lentissimo walzer si confà alle mie emozioni. Salvador interpreta la sua canzone con pathos e gentilezza, ti prende per mano e ti porta in un sogno. Portatelo dal barbiere però! 9,5
Svezia Robin Bengtsson I can’t go on Come sempre impeccabili e molto pop. Emozione zero per me, purtroppo, come la sua espressività. Come allenatore sul tapis roulant è papabile però! 8

Seconda metà – Giudizi di Mattia Marzi

Armenia Artsvik Harutyunyan Fly with me Questa è una M.I.A. de noantri. 4
Cipro Hovig Gravity Noioso e poco moderno. 5
Grecia Demy This is love Brano perfetto per la pubblicità di qualche compagnia telefonica. Perfetto, ma brutto. 5
Islanda Svala Björgvinsdóttir Paper Lei magnetica, il pezzo un po’ meno (ma che figo l’arrangiamento). 7
Lettonia Triana Park Line Pezzo interessante, farà ballare e potrebbe ottenere un buon piazzamento. 8
Moldavia Sunstroke Project Hey mamma Un altro simil-Justin Timberlake. Però di Timberlake non ha nemmeno un pelo. E a proposito di peli: la canzone è orripilante. 4
Polonia Kasia Moś Flashlight Anche qui siamo al limite del kitsch: gli archi all’Eurovision sono l’anti-Eurovision. 5
Repubblica Ceca Martina Bárta My turn L’introduzione sembra un po’ quella di You and I di Lady Gaga. Però oltre questa “citazione” – chiamiamola così – non c’è niente di interessante. 5
Slovenia Omar Naber On my way Rispeditelo alla saga del carciofo di Lubiana (che è la capitale della Slovenia). 3

Seconda Semifinale

Prima metà – Giudizi di Marco Scollo

Austria Nathan Trent Running on air La banalità del testo è disarmante. Cantante con bel faccino e un brano pop come diecimila altri. Tra qualche anno il ragazzo farà il bancario. 5
Danimarca Anja Nissen Where I am Un pezzo banale cantata da una voce orrida. 4
ERI di Macedonia Jana Burčeska Dance alone Pezzo discotecaro, mai stato il mio genere però ha qualche pregio. 5,5
Irlanda Brendan Murray Dying to try Hmm… il brano è anche bello, ricorda un po’ gli anni in cui l’Irlanda vinceva di default, ma quella voce secondo me è davvero troppo acerba. 6
Malta Claudia Faniello Breathlessly Classica ed elegante anche se forse arriva con qualche anno di ritardo. 7.5
Paesi Bassi O’G3NE Lights and shadows Loro sono brave, insieme modulano perfettamente la voce, se un giorno trovassero la canzone giusta meriterebbero di andare all’Eurovision per rappresentare l’Olanda. 5
Romania Ilinca Băcilă e Alex Florea Yodel it! Loro sono indubbiamente bravi e per qualche strano motivo con me lo Yodel dei Carpazi funziona! Fusion. 6,5
Serbia Tijana Bogićević In too deep Rivoglio la Serbia di Joksimovìc… subito… adesso. 5
Ungheria Pápai Joci Origo Diffondere la cultura delle minoranze linguistiche, esperimento coraggioso dall’Ungheria. 7

Seconda metà – Giudizi di Arianna Ascione

Bulgaria Kristian Kostov Beautiful mess Kristian propone una canzone dal sound internazionale che potrebbe rivelare sorprese. 7
Bielorussia NAVI Historyja majho žyccja Una proposta molto diversa dal solito quella della Bielorussia, ritmica e coinvolgente. 7
Croazia Jacques Houdek My friend Un pezzo terribile che lascia solo un sacco di interrogativi: perché scomodare Einstein? Perché quegli innesti in italiano? 4
Estonia Koit Toome e Laura Põldvere Verona Nelle intenzioni era forse un omaggio a Shakespeare, ma mi duole ricordare che tra Romeo e Giulietta è andata a finire malissimo. 5
Israele Imri Ziv I feel alive Proprio un bel groove danzereccio quello proposto da Imri. 7
Lituania Fusedmarc Rain of revolution Promette molto bene Fusedmarc, con un pezzo insolito e con una voce molto potente. 7
San Marino Valentina Monetta e Jimmie Wilson Spirit of the night Jimmie Wilson si chiederà presto chi glielo ha fatto fare. Ce la mette tutta ma il brano non aiuta per niente. Anzi. 4
Svizzera Timebelle Apollo Nulla di nuovo sotto il sole, solito cliché eurovisivo. 5
Norvegia JOWST Grab the moment 6 politico, ma dalla Norvegia ci aspettavamo di più, molto di più. 6

Finale

Giudizi di Cinzia Bancone

Francia Alma Requiem Elettro-ballata vibrante. 9
Germania Levina Perfect life Clone assoluto. Too late to apologize. 3
Italia Francesco Gabbani Occidentali’s karma Questa fa esplodere l’Eurovision. Intelligente, ironica, sono di parte. 10
Regno Unito Lucie Jones Never give up on you Neomelodico inglese. No grazie. 5
Spagna Manel Navarro Do it for your lover Orecchiabile. Teen agers accontentati. 6
Ucraina O.Torvald Time Nuove strade del punk-tattoo. 7

Classifica Provvisoria dopo quattro settimane

A guidare la classifica si conferma  Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma. Al secondo posto troviamo, anche questa settimana, Blanche per il Belgio, mentre in terza posizione troviamo l’Australia con Isaiah Firebrace.

TOT
Italia 39,5
Belgio 32
Australia 28,5
Azerbaigian 28
Ungheria 28
Bulgaria 28
Ucraina 27,5
Finlandia 27
Austria 27
Irlanda 27
Bielorussia 27
Lituania 27
Francia 27
Albania 26,5
Portogallo 26,5
Estonia 26
Norvegia 26
Regno Unito 25,5
Svezia 25
Lettonia 25
Israele 25
Islanda 24
Paesi Bassi 24
Spagna 24
Montenegro 23,5
Polonia 23,5
Georgia 23
Repubblica Ceca 23
Malta 23
Serbia 23
Germania 23
ERI di Macedonia 22,5
Cipro 22
Danimarca 22
San Marino 22
Armenia 20,5
Svizzera 20,5
Grecia 20
Romania 19
Moldavia 18,5
Slovenia 17
Croazia 16

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