Data: martedì 10 maggio, giovedì 12 maggio e sabato 14 maggio
Luogo: Globen Arena
Televisione: SVT
Presentatori: Petra Mede e Måns Zelmerlöw
Participanti: 42
Interval Act Prima Semifinale: The Grey People
Interval Act Seconda Semifinale: Man vs Machine
Interval Act Finale: Justin Timberlake – Rock Your Body e Can’t Stop the Feeling!
Votazione: sia nelle semifinali che nella finale ogni paese assegna 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto alle dieci canzoni preferite. Tutti i paesi utilizzano il televoto e le giurie.
Vincitore: Ucraina – Jamala
Lo show
La 61ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolse a Stoccolma, città che aveva già ospitato nel 1975 e nel 2000 l’evento.
42 i Paesi che gareggiarono quest’anno. Rispetto all’anno precedente ci fu il ritorno della Bosnia e Erzegovina, della Bulgraia, della Croazia e dell’Ucraina. Il Portogallo decise di ritirarsi. Anche la Romania fu costretta, dall’EBU, al ritiro a seguito del mancato pagamento dei debiti per un totale di 16 milioni di Franchi Svizzeri.
Dopo il debutto dell’anno precedente ritornè anche l’Australia, ma da quest’anno come semifinalista e non più come finalista di diritto.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Armenia, Azerbaigian, Austria, Cipro, Croazia, Malta, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria.
I finalisti della Seconda Semifinale furono: Australia, Belgio, Bulgaria, Georgia, Lettonia, Lituania, Polonia e Ucraina.
A vincere fu l’Ucraina rappresentata da Jamala che interpretò 1944. Il testo racconta della deportazione dei tatari di Crimea negli anni ’40 per volere dell’Unione Sovietica di Iosif Stalin. Jamala si è ispirata alla storia della sua bisnonna Nazylchan, che aveva circa 25 anni quando è stata costretta a trasferirsi nella brulla Asia Centrale con i suoi quattro figli, una delle quali è morta durante il viaggio. La deportazione è avvenuta mentre il bisnonno di Jamala stava lottando a fianco dell’Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale, impedendogli di proteggere la sua famiglia. Il ritornello della canzone, cantato in lingua tatara di Crimea, è basato sulle parole della canzone popolare Ey, güzel Qırım che Jamala aveva ascoltato dalla bisnonna e che raccontava il rimpianto di non aver potuto passare la giovinezza nella propria terra.
Per San Marino troviamo Serhat con il brano I Didn’t Know. Sfortunatamente non riesce ad andare oltre la dodicesima posizione della sua Semifinale.
Novità nell’annuncio dei voti. Negli anni precedenti i risultati delle giurie e del televoto furono presentati come un risultato combinato, pari al 50% del punteggio finale. Da quest’anno, i risultati delle giurie e quelli del pubblico di ogni paese vennero presentati separatamente. Al termine del televoto, ogni portavoce nazionale dei 43 paesi partecipanti fu chiamato a presentare i punti della giuria di professionisti. Al termine della presentazione dei punteggi delle giurie, furono annunciati dai presentatori, i punti del televoto di tutti i paesi partecipanti, fornendo un punteggio per ogni canzone, a cominciare dal paese che ha ricevuto meno punti da parte del pubblico e terminando con il paese che ha ricevuto il maggior numero di punti.
Come già accaduto l’anno precedente, ai vincitori della sezione Campioni è stato riservato il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016. In seguito alla rinuncia degli Stadio, tale diritto è stato assegnato dalla RAI a Francesca Michielin, classificatasi seconda nella categoria Campioni con il brano Nessun grado di separazione.
A Stoccolma, Francesca, porta una versione parzialmente in inglese del brano, No degree of separation, e si classifica al 16° posto con 124 punti.
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